GALLERIA D'ARTE STUDIO 71
       
 
 
Strettamente personale

Luciana Anelli

Una mostra dedicata a Francesco Carbone
Gli amici, le opere, i loro pensieri

Ignazio Apolloni

Dal 21 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010

Galleria Studio 71

 

 

 

 

 

Calogero Barba

Sarà inaugurata lunedì 21 dicembre 2009 alle ore 18.00, presso la galleria d’arte Studio 71 di Palermo Via V.zo Fuxa n. 9, la mostra collettiva dal titolo: Strettamente Personale dedicata al critico d’arte:

Francesco Carbone

A dieci anni dalla scomparsa del noto critico d’arte Francesco Carbone (morto il 23 dicembre 1999), l’Associazione Culturale Studio 71 di Palermo, unitamente ad un gruppo di poeti, artisti e letterati, gli dedica una mostra per ricordare la figura di uomo illuminato la cui unica e grande passione fu l’arte e il suo mondo. Un mondo del quale egli si nutriva.
Generoso, amabile e disponibile con tutti, soprattutto con i giovani, non si risparmiò mai anche nei momenti di grande dolore che lo colpirono prima per la perdita della moglie e, successivamente, per un grave incidente che lo costrinse a letto per parecchi mesi. Per ricordare Francesco Carbone sono stati invitati un gruppo di amici (circa sessanta) a cui è stato inviato un cartoncino sul quale disegnare, dipingere o scrivere qualcosa relativamente al maestro scomparso. Dei lavori di tutti coloro che hanno onorato la memoria dell’amico Francesco, con la loro adesione, è stato predisposto un catalogo tascabile dal titolo: Strettamente personale, per significare e costituire memoria dell’evento.
Tutti i cartoncini pervenuti, dopo la mostra, saranno consegnati ad un comitato di garanti costituito da: Prof. Aldo Gerbino, Prof. Nicolò D’Alessandro, dott.ssa Vinny Scorsone, i quali avranno cura di custodire le opere fino a quando sarà costituita - speriamo a breve termine - la Fondazione a lui dedicata e alla quale verranno consegnati.
La mostra, realizzata con il patrocinio della Provincia Regionale di Palermo, resterà aperta fino al 10 gennaio 2010 con il seguente orario: dalle 17.00 alle 20.00 festivi esclusi. Catalogo gratuito in galleria.
---------------------------------

Caro Francesco

Era da tempo che volevo scriverti ma, come spesso accade in questi casi, gli impegni, gli appuntamenti, le mostre, gli inviti, la famiglia. Insomma tutta una serie di circostanze mi hanno “impedito” di farlo. Diceva un mio professore di italiano: “le cose importanti si ricordano sempre”. Anche tu in qualche occasione me lo hai ricordato (quando ti attaccavo su qualche presentazione che non ritenevo dovessi fare) dicendomi: ma che vai pensando, queste sono stupidaggini. Le cose importanti sono ben altre”. È proprio riflettendo su questo che ho pensato di non lasciarmi sfuggire un evento, un “avvenimento” tanto importante come potevano essere i tuoi primi dieci anni. E sì proprio così - i tuoi primi dieci anni - perché delle persone importanti ci si ricorda soprattutto quando non ci sono più. Quindi quale migliore occasione per “festeggiare” questa prima ricorrenza? Ho invitato, come probabilmente saprai, un gruppo di tuoi “amici”; molti sono venuti altri non sono voluti venire dicendomelo chiaramente, altri ancora lo hanno dimenticato. Non te la prendere se saremo in pochi, saremo comunque quelli che ti sono stati amici davvero. Quelli con i quali avevi piacere di andare a mangiare una pizza dopo una mostra.
Qualche mese fa alcuni tuoi “compaesani” hanno pensato bene di intitolarti la pinacoteca (si fa per dire) comunale di Godrano, apprezzabile come iniziativa ma non ti racconto le fesserie che si sono sentite all’inaugurazione: pensa che qualcuno ha detto finanche che l’artista è la mano destra di Dio. Ma dico io si possono pronunciare frasi di una simile bestialità? Certamente no.
Ma mentre io ho condannato pubblicamente questo inutile atto di stupido protagonismo tu, probabilmente dall’alto della tua eloquenza avresti trovato parole più consone per manifestare il tuo disappunto.
Tu che avevi sempre la parola giusta per chiunque si rivolgesse a te, tu che sei stato di una generosità comune a pochi in questo ambiente di maghi e streghe - nel quale ognuno sembra avere la scienza infusa o la verità oltre la quale c’è il nulla - da pochi, anzi pochissimi, hai ricevuto qualcosa, me compreso. Pittori, critici, galleristi, amici, nemici e, soprattutto, quei giovani che tanto amavi e per i quali non ti sei risparmiato in complimenti e scritti, dove sono?
Caro Francesco per quel poco che ci siamo conosciuti - credo poco meno di quindici anni - nello scriverti penso a quante volte qui in galleria o in altre occasioni, mi hai illuminato su fatti e scelleratezze culturali di questa città. Ma mai una parola che non invitasse alla tolleranza, a quel senso di accomodamento, sia pure nella fermezza politica che ti contraddistingueva e che era tipica del tuo carattere (come la tua scelta di aderire a Rifondazione Comunista quando il PCI decise di cambiare casacca). Ma questa è una storia che forse è il caso di affrontare in una successiva lettera. Sono fermamente convinto che questo momento tragico per i nostri fratelli africani (per te che avevi il mal d’Africa) sarebbe stata un’ulteriore batosta dopo quella che ti aveva colpito lasciandoti solo nella tua casa di Via Lo Bianco; ma si sa la vita dà e toglie senza preavviso, senza un’apparente spiegazione.
Forse avrai sentito parlare di quando l’on. Antonello Antinoro (sollecitato da più parti) mise in piedi, alla fine della legislatura regionale 2001-2006, quella farsa (disegno di legge n. 1085 presentato il 18 novembre 2005) sulla costituzione della Fondazione che portasse il tuo nome. In quella occasione finanche l’allora Presidente dell’Assemblea Regionale, l’on. Guido Lo Porto di AN, intervenuto alla giornata di studi a te dedicata si impegnò affinché il provvedimento avesse felice conclusione. Purtroppo, come sai, la proposta – così come era nata – è naufragata. Ma intanto sono state costituite, da parte di privati cittadini e foraggiate con contributi pubblici della Regione Siciliana, altre Fondazioni aventi scopi e finalità di cui sento parlare poco. Saranno certamente valide strutture che hanno trovato nel “letterato” o nel “martire” maggiori sostenitori della tua Fondazione. Eppure l’appello era accorato affinché non si perdesse il grande patrimonio etno-antropologico e culturale che avevi raccolto. Ma sai le cose vanno come devono andare. Non credo che al momento ci siano volontà culturali e politiche per riprendere il discorso sulla tua Fondazione. Alla nostra classe politica manca la cultura della memoria. Probabilmente aspetteranno che vada completamente “persa” Godranopoli per “investire” ingenti somme per un recupero che, se fosse stato messo in atto adesso, costerebbe poco e quindi di poco interesse speculativo. Aspetteranno ancora un po’, giusto il tempo che crolli un soffitto, per gridare nell’aula di un inutile e fazioso “palazzo” la assoluta necessità del recupero della struttura e della memoria in esso contenuta, rendendo così giustizia ad un illustre italiano che aveva avuto un’unica debolezza: l’amore per la “divina bellezza”.
Personalmente sono scettico anche per il futuro; la vita mi ha insegnato che non bisogna aspettarsi niente da nessuno, nessuno ti regala niente perché non sei niente per nessuno. Tu esisti solo per coloro che ti hanno amato e che forse ti ameranno fino a che il tempo non cancellerà in loro il tuo ricordo.

Palermo, 02/09/2009 Francesco Marcello Scorsone


p.s. Avevo già iniziato a scriverti quando ho ricevuto e letto la lettera che ti sei inviata (me l’ha fatta avere Nicola Bravo quale tua testimonianza per il tuo compleanno). Mi dispiace proprio che le persone alla quale avevi chiesto di scrivere qualcosa su di te non abbiano colto il senso, la necessità che avevi di avere una testimonianza sincera del tuo modo di essere uomo e artista con tutte le debolezze di un uomo e le certezze che può avere un artista illuminato. Rileggendo la lettera mi accorgo maggiormente come le mie riflessioni di questo breve scritto siano parallele alle tue.


Mirella Bentivoglio


 

 

 

Nicola Bravo

Bucaro Antonio

 

 

 

 

Aurelio Caruso

Tanina Cuccia

 

Filli Cusenza

Michele Cutaia

 

Nicolò D'Alessandro

Orazio D'Emanuele

 

Angelo Denaro

Raimondo Ferlito

 

Aldo Gerbino

Lillo Giuliana

 

Torquato La Mattina

Michele Lambo

 

 

 

 

Meo Enrico

Antonino G. Perricone

 

 

 

 

Salvatore Pizzo

Salvatore Provino

 

 

 

 

Saverio Rao

Giuseppina Riggi

 

 

 

 

Tommaso Romano

Salvatore Salamone

 

 

 

 

Vinny Scorsone

Turi Sottile

 

Franco Spena

Giusto Sucato

 

Togo

Agostino Tulumello

 

Totò Vitrano