GALLERIA D'ARTE STUDIO 71

 
OMAGGIO A GIL ELVGREN
 
 
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Aurelio Caruso

Liana Barbato, Aurelio Caruso, Anna Kennel, Rosaria Randazzo, Tiziana Viola Massa.


Aurelio Caruso

 

Galleria Studio 71

Dal 18 gennaio al 23 febbraio 2014
 
Sarà inaugurata sabato 18 gennaio 2014 alle ore 18.00, presso la galleria d’arte Studio 71 di Palermo via Vincenzo Fuxa n. 9, la mostra collettiva dal titolo:

Omaggio a Gil Elvgren
Liana Barbato, Aurelio Caruso, Anna Kennel, Rosaria Randazzo, Tiziana Viola Massa.

a cura di Vinny Scorsone

La mostra, come si evince dal titolo, è un omaggio ad uno tra i più grandi illustratori di “Pin-Up” nella ricorrenza del centesimo anniversario della sua nascita. Gil Elvgren (1914/1980) è stato definito il massimo esponente della pin-up art e della glamour art del XX secolo. Nel corso della sua carriera artistica divenne in breve tempo l’artista più apprezzato dai collezionisti e dagli appassionati di pin-up art, anche se la maggior parte della sua produzione è stata estesa dai committenti dei suoi lavori a un settore puramente commerciale quali i calendari (famosi quelli realizzati per la Brown & Bigelow), la pubblicità (popolari sono soprattutto quelle create per la Coca-Cola durante la II guerra mondiale, e successivamente quella di Corea, e per i prodotti di cosmesi come la Coppertone) ed altro ancora. La sua versatilità e fantasia creativa non ebbe limiti e lo portò ad incarnare ciò che venne definito: “The American way of life”. Scrive Vinny Scorsone nel suo testo di presentazione in catalogo: “(…) A cento anni dalla nascita di questo straordinario artista, la galleria Studio 71 di Palermo gli dedica una mostra e lo fa coinvolgendo cinque artisti che hanno reinterpretato le sue celebri pin-up girl. Liana Barbato, Aurelio Caruso, Anna Kennel, Rosaria Randazzo e Tiziana Viola Massa hanno preso a prestito il suo spirito, la sua ironia e a volte proprio le sue immagini. Quattro donne ed un uomo. Diversi i metodi di approccio all’opera, diverso il modo di interpretare la scintilla di Elvgren, quel suo aspetto canzonatorio dei tempi.
Atemporali o contemporanee, le donne di questa esposizione trainano gli sguardi, scherzano con lo spettatore. Una mostra insolita e divertente, quindi, che lega un recente passato ad un presente che nell’animo è rimasto immutato, quasi che i settant’anni trascorsi fossero stati solo un soffio di vento. Tele, pietre, sculture hanno fatto a gara per ricordare al meglio la figura di questo artista americano che è riuscito a ritagliarsi una fetta di immortalità nel vasto panorama delle arti.
Sognatrice o maliziosa, romantica o ammiccante, questa è la donna rappresentata nelle opere esposte, questa è la donna di Gil Elvgren.”
La mostra è visitabile fino al 7 febbraio 2014 presso la galleria Studio 71 di Palermo Via Vincenzo Fuxa n. 9 dalle 16,30 alle 19,30 escluso i festivi.

Cielo! hanno appeso al muro le donne!

“Uno sbuffo di vento che solleva una gonna, un guinzaglio malizioso che fa altrettanto, un ascensore troppo frettoloso e quelle calze, quelle cosce, ben in vista. Cosa volete che vi dica? Le donne mi piacciono e anche a voi, non negatelo. No non parlo solo ai signori uomini; anche lei, signora distinta che sta leggendo queste righe, non faccia finta di niente, anche a lei fa piacere divertirsi ogni tanto; anche a lei piace questa ventata d’aria nuova che spira dal mare, non lo neghi!. Ammettiamolo, la donna non è più quella di una volta. Bella, ha sempre attratto tanto gli uomini, figuriamoci oggi che è ancora più maliziosa che mai, più viva. Non potevo di certo raffigurarla come una candida signora tutta imbustata o come una graziosa bimba ancora intenta a baloccarsi con i propri giochi! Ma andiamo! I giochi che mi interessano e che vi interessano sono ben altri e sarebbe inutile negarlo. Forse è per questo che i vecchi calendari mi avevano proprio stufato. Fortunatamente anche quelli della Louis F. Dow Calendar Company la pensano come me ed è per loro che presto inizierò a lavorare. Al diavolo ragazzine, al diavolo mattoni letterari, santi e sport: qui si suona il jazz, signori. I tempi sono quelli che sono, la grande depressione ci sta investendo tutti quanti e la gente ha bisogno di altro.
Le mie pin-up saranno giovani e belle, provocanti, formose di quelle da appendere volentieri al muro (ovviamente la loro immagine e non certo loro). Innocenti e ammiccanti, ma soprattutto fresche, gioiose, niente a che vedere con le dive ammantate di mistero, dal trucco pesante e tanto serie che siamo abituati a vedere al cinema. Le mie donne saranno sanguigne come Betty Boop e innocenti come Biancaneve, ma più solari e invitanti. E quando in Europa si combatterà una guerra saranno le mie ragazze a risollevare il morale a tanti giovani al fronte, e non solo quello.
Mi sono spinto troppo oltre? Non credo! O forse sì?
Sapete chi ha stile e ha un notevole sesto senso per queste cose? Haddon Sundblom, ecco chi. Dite di non sapere chi sia? Non sapete quanto vi sbagliate. Il mondo intero lo conosce (compresi voi) e molto presto tutti conosceranno anche me, Gil Elvgren e con me le mie ragazze: dovete solo darmi tempo; per quello che mi riguarda, non ho fretta.”

Non starò qui a farvi la lezione su chi fu Gil Elvgren, anche perché i suoi lavori sono molto noti, anche se quasi mai si associano al suo nome. Per i calendari (Louis F. Down e soprattutto Brown & Bigelow) e la pubblicità (Coca-cola, Coppertone etc.) egli creò la nuova ragazza americana, la signorina ammiccante che con uno sguardo invita al piacere sbarazzino. Non la dea, ma il sogno raggiungibile, la ragazza da appendere al muro, così come un quadro: oggetto di desiderio da guardare e riguardare. Il calendario Pirelli sarebbe arrivato molto più tardi e si sarebbe appropriato del suo glamour e delle sue donnine.
A cento anni dalla sua nascita, la galleria Studio 71 di Palermo gli dedica una mostra e lo fa coinvolgendo cinque artisti che hanno reinterpretato le sue celebri pin-up girl. Liana Barbato, Aurelio Caruso, Anna Kennel, Rosaria Randazzo e Tiziana Viola Massa hanno preso a prestito il suo spirito, la sua ironia e a volte proprio le sue immagini. Quattro donne ed un uomo. Diversi i metodi di approccio all’opera, diverso il modo di interpretare la scintilla di Elvgren, quel suo aspetto canzonatorio dei tempi.
Atemporali o contemporanee, le donne di questa esposizione trainano gli sguardi, scherzano con lo spettatore.
Una mostra insolita e divertente, quindi, che lega un recente passato ad un presente che nell’animo è rimasto immutato, quasi che i settant’anni trascorsi fossero stati solo un soffio di vento.
Tele, pietre, sculture hanno fatto a gara per ricordare al meglio la figura di questo artista americano che è riuscito a ritagliarsi una fetta di immortalità nel vasto panorama delle arti.
Sognatrice o maliziosa, romantica o ammiccante, questa è la donna rappresentata nelle opere esposte, questa è la donna di Gil Elvgren

Isola delle femmine, 19/11/2013 ccccccccccccccccVinny Scorsone

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Liana Barbato

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Anna Kennel

Anna Kennel
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Rosaria Randazzo


Rosaria Randazzo
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Tiziana Viola Massa


Tiziana Viola Massa

 


 

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