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Galleria Studio 71
Via V. Fuxa, 9 Palermo
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www.studio71.it
GILDA GUBIOTTI

Fondazione Giuseppe Mazzullo
Vico De Spuches Taormina ME
0942 610273
www.fondazionemazzullo.it

Una sfera di cristallo chiamata Terra

Dal 7 al 19 luglio 2007
Fondazione Giuseppe Mazzullo
Taormina

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Sabato 7 luglio 2007 alle ore 18.30 presso la Fondazione Giuseppe Mazzullo di Taormina sarà presentata la mostra:
GILDA GUBIOTTI
“Una sfera di cristallo chiamata Terra”
a cura di Vinny Scorsone
Questa nuova mostra di Gilda Gubiotti, che viene presentata a Taormina nella splendida cornice della Fondazione Giuseppe Mazzullo, mette in risalto la sensibilità di questa straordinaria artista nel trattare un tema che ha molto a cure: la madre terra. Scrive Vinny Scorsone, autrice del testo in catalogo: “(…) Vista dallo spazio, la Terra appare come una lucente sfera di cristallo solcata da larghe venature colorate. Com’è blu la terra vista dall’alto. Il blu dei mari, dei fiumi, ma anche il bianco dei ghiacciai, il verde delle poche foreste rimaste e poi il caldo colore della terra, di quella terra sempre più assetata di pioggia.
Le ultime opere di Gilda Gubiotti rendono omaggio alla parte più profonda e vasta del nostro pianeta: l’acqua.
Abituati ad essere travolti dai suoi vulcani in fermento che trascinano le emozioni e tolgono i pensieri, questa volta dobbiamo fermarci un po’ a riflettere. L’acqua di Gilda non è ferma. Ogni tanto qualche lago vulcanico emerge tra le montagne come fosse un occhio indagatore, regalando un attimo di sosta, ma nelle sue viscere tutto continua a scorrere. Il tumulto della corrente fluviale, ora lenta ora forte, trascina materia organica e inorganica; la sbatte contro le rocce, la disgrega.
Il Rio delle Amazzoni penetra e feconda la terra serpeggiando per la foresta amazzonica (tanto decantata e amata dalla poetessa brasiliana Marcia Theophilo n.d.r.).
Ma nei quadri dell’artista il fiume lascia presto il posto al mare, quel mare impetuoso di tempesta. Come dio pagano, esso si infrange sulla costa disegnando, ogni giorno, nuovi paesaggi.
I suoi abissi pulsano di vita ancora misteriosa e le sue onde raccontano, a chi sappia ascoltarla, una storia sempre uguale a se stessa ma sempre differente. (…)”
Nella Sala del Palazzo Duchi di Santo Stefano, si mostrano, in tutta la loro straordinaria incisività, paesaggi dai colori violenti come la lava dei vulcani ma anche oceaniche distese di acqua che solo la distanza non ci fa rendere conto della capacità devastante che può avere la stessa di incidere sulla nostra vita ed in particolare sulla vita del pianeta.
In catalogo scrive Vilma Maria Costa nella presentazione: “(…) C’è un desiderio da parte dell’artista di cristallizzare sulla tela parti ancora incontaminate del globo per trasmettere un messaggio: ammirate, rispettate e salvaguardate la Terra, spettacolo di vita e colore! Un grido d’amore di un’artista che apprezza la natura e desidera preservarla. (…)”
La mostra, curata da Vinny Scorsone, resterà aperta fino al 19 luglio con orari dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 festivi inclusi.