Sabato 7 luglio 2007 alle ore 18.30
presso la Fondazione Giuseppe Mazzullo di Taormina sarà presentata
la mostra:
GILDA GUBIOTTI
“Una sfera di cristallo chiamata Terra”
a cura di Vinny Scorsone
Questa nuova mostra di Gilda Gubiotti, che viene presentata a Taormina
nella splendida cornice della Fondazione Giuseppe Mazzullo, mette in
risalto la sensibilità di questa straordinaria artista nel trattare
un tema che ha molto a cure: la madre terra. Scrive Vinny Scorsone,
autrice del testo in catalogo: “(…) Vista dallo spazio,
la Terra appare come una lucente sfera di cristallo solcata da larghe
venature colorate. Com’è blu la terra vista dall’alto.
Il blu dei mari, dei fiumi, ma anche il bianco dei ghiacciai, il verde
delle poche foreste rimaste e poi il caldo colore della terra, di quella
terra sempre più assetata di pioggia.
Le ultime opere di Gilda Gubiotti rendono omaggio alla parte più
profonda e vasta del nostro pianeta: l’acqua.
Abituati ad essere travolti dai suoi vulcani in fermento che trascinano
le emozioni e tolgono i pensieri, questa volta dobbiamo fermarci un
po’ a riflettere. L’acqua di Gilda non è ferma. Ogni
tanto qualche lago vulcanico emerge tra le montagne come fosse un occhio
indagatore, regalando un attimo di sosta, ma nelle sue viscere tutto
continua a scorrere. Il tumulto della corrente fluviale, ora lenta ora
forte, trascina materia organica e inorganica; la sbatte contro le rocce,
la disgrega.
Il Rio delle Amazzoni penetra e feconda la terra serpeggiando per la
foresta amazzonica (tanto decantata e amata dalla poetessa brasiliana
Marcia Theophilo n.d.r.).
Ma nei quadri dell’artista il fiume lascia presto il posto al
mare, quel mare impetuoso di tempesta. Come dio pagano, esso si infrange
sulla costa disegnando, ogni giorno, nuovi paesaggi.
I suoi abissi pulsano di vita ancora misteriosa e le sue onde raccontano,
a chi sappia ascoltarla, una storia sempre uguale a se stessa ma sempre
differente. (…)”
Nella Sala del Palazzo Duchi di Santo Stefano, si mostrano, in tutta
la loro straordinaria incisività, paesaggi dai colori violenti
come la lava dei vulcani ma anche oceaniche distese di acqua che solo
la distanza non ci fa rendere conto della capacità devastante
che può avere la stessa di incidere sulla nostra vita ed in particolare
sulla vita del pianeta.
In catalogo scrive Vilma Maria Costa nella presentazione: “(…)
C’è un desiderio da parte dell’artista di cristallizzare
sulla tela parti ancora incontaminate del globo per trasmettere un messaggio:
ammirate, rispettate e salvaguardate la Terra, spettacolo di vita e
colore! Un grido d’amore di un’artista che apprezza la natura
e desidera preservarla. (…)”
La mostra, curata da Vinny Scorsone, resterà aperta fino al 19
luglio con orari dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 festivi
inclusi.
|