 |
Sarà inaugurata
Sabato 9 febbraio 2008 alle ore 18.00, presso la Galleria d’arte
Studio 71 di Palermo Via Vincenzo Fuxa n. 9, mostra personale di:
PAOLO MALFANTI
dal titolo
“Rosso fiorentino”
In questa occasione l’artista presenta una serie
di lavori realizzati a tempera su tavola con inserimenti di alluminio
brunito, argento e altri metalli. Scrive Aldo Gerbino nel suo testo
in catalogo che introduce alla mostra: “(…) L’uso
della tempera su tavola, su carta, l’ansia di una restituzione
della pittura nel senso più classico e meno pedante del termine,
l’assorbimento di quelle atmosfere senesi di ordine cretoso che
vengono spalmate nei suoi più accreditati paesaggi toscani, sembrano
confluire in quegli scorci urbani in cui il senso architettonico prevale
più come portato della filosofia d’ambiente che come vocazione
contemplativa. Il tutto si va sovrapponendo, da una geometria personale,
in una tempra metafisica (mutuata da remote temporalità), fortemente
intrisa di dolente mestizia. La stessa misura viene offerta per quelle
tavole confezionate in ambito temporo-spaziale nello spirito della Val
d’Orcia, percorse da un cipiglio ironico, a volte liberatorio:
elementi armonici che insistono in questo amico livornese, così
vicino alla cultura del Sud per ciò che ha consegnato alla città
di Palermo e all’entroterra siciliano, in quel versante di terre
un tempo appartenute all’epopea degli Elimi. La sua sostanza panormita
gli proviene anche dal pluriennale lavoro di restauro pittorico delle
volte di Palazzo Natoli, affrescate da Gioacchino Martorana, un allievo
del Vasta e del Sozzi, e affacciate sul cuore del Càssaro –
la As simat (‘la fila’) degli arabi, - quel “bell’emporio
di varie specie di mercanzie” a detta di ‘Ibn Hawqual, viaggiatore
e mercante di Bagdad nel 997. Di questo impegno c’è testimonianza
nel prodotto visibile che respira accanto all’elegante chiesa
del SS. Salvatore, ed afferma questo suo trasporto in quella produzione
dedicata alla mobilissima città fenicia, alle palme morenti di
San Giovanni degli Eremiti, all’ombra di un’elsa che, appartenuta
a Matteo Bonello, resta infissa tutt’ora, nel portone del Palazzo
Arcivescovile, ai vicoli che conducono, quali ferite aperte, a ciò
che resta (ad usum peregrinatorum) della Vuccirìa. (…)”
La mostra resterà aperta fino al 29 febbraio 2008 con il seguente
orario: dalle 17.00 alle 20.00 festivi esclusi. Catalogo in galleria.
|
 |