GALLERIA D'ARTE STUDIO 71
 
       
       
       
Sarà aperta da sabato 15 dicembre 2007 alle ore 18.00, presso la Galleria d’arte Studio 71 di Palermo Via Vincenzo Fuxa n. 9, la mostra bipersonale di:

ANGELO DENARO e GILDA GUBIOTTI

Paesaggio da amare

La mostra mira a recuperare quel rapporto intrinseco tra l’uomo e il paesaggio; quindi la scelta dei due artisti non è stata casuale perché la pittura, sia di Angelo Denaro che di Gilda Gubiotti, ha molta relazione con questo aspetto della natura. Nel paesaggio della Gubiotti tutto è improntato al racconto di un mondo tra il fantastico e il reale visto in particolare da una condizione quasi estraniata dal contesto rappresentato. Ella, infatti, il suo paesaggio se lo immagina viaggiando con la fantasia, è come se chiudesse gli occhi lasciando che le mani della mente lo realizzino. Come un vasaio, lo modella con le mani (Gilda lavora il colore direttamente senza l’uso di pennelli o attrezzi analoghi) fino ad avere una visione appagante del suo lavoro sia in termini cromatici che prospettici. Questi nuovi lavori su carta, se mai ce ne fosse bisogno, la confermano pittrice talentuosa.

Di diversa natura è il paesaggio di Angelo Denaro. Abbandonata la sua validissima esperienza artistica di carattere informale, da tempo ormai si dedica al paesaggio e ai suoi aspetti poco agresti. Egli, infatti, predilige porre in evidenza il degrado e l’incuria dell’uomo, la mancanza di rispetto verso un mondo che abbiamo ricevuto in prestito e, per quanto possibile, dobbiamo fare in modo di riconsegnarlo integro. La sua è una pittura che, pur risultando piacevole e apparentemente accattivante, è un affresco, una denuncia sui mali dell’uomo, sulle sue nefandezze, sulla incapacità di una gestione sana della ricchezza del suolo e del sottosuolo. Quella di Denaro è una pittura pittura, quella per capirci fatta di pennello e cavalletto, quella recuperata ed elaborata dai cassetti mentali, quella a cui non sono concessi ripensamenti. I suoi paesaggi, pur se riconoscibili o riconducibili a questa o a quell’altra realtà, sono luoghi strappati al ricordo e a come eravamo.

La mostra rimarrà aperta fino al 28 gennaio 2008 con il seguente orario: dalle 17.00 alle 20.00 festivi esclusi.