Percorsi incrociati n. 5
Luciana Anelli, Tano Brancato, M. Rachele
Fichera, Dolores Gardassanich, Salvo Russo, Giuseppe Sciacca, Dina
Viglianisi, Nicola Zappalà
Percorsi incrociati è un appuntamento che si ripete da più
anni. Un modo per mettere a confronto artisti differenti tra loro,
la loro storia e il loro percorso artistico. Nel suo testo di presentazione
della mostra scrive Vinny Scorsone: “(…) Anche per l’edizione
di quest’anno, la quinta, che vede altresì un cambio
di sede (la galleria Amaracrista di San Giovanni La Punta CT), è
stato privilegiato il luogo geografico di attività. Da ormai
diverso tempo, difatti, la città di Catania, con tutto il suo
territorio, è un continuo ribollir di stimoli artistici. Nel
corso degli anni, c’è chi ha fatto di questa città
la sua nuova “Patria”, c’è chi da essa è
“scappato” per poi inevitabilmente tornare. Ma se nel
caso della precedente edizione si trattava di esporre opere di un
gruppo di artisti che regolarmente lavorano insieme, questa volta
invece si è pensato di riunire otto autori (tutti però
operanti nell’area catanese) completamente differenti tra di
loro e che raramente hanno condiviso esperienze artistiche. Otto modi
di approcciarsi all’arte, otto mondi pittorici differenti (età,
esperienza, sesso, tecnica e stile), per confrontarsi, per dare e
ricevere sempre nuovi stimoli.
Luciana Anelli, Tano Brancato, M. Rachele Fichera, Dolores Gardassanich,
Salvo Russo, Giuseppe Sciacca, Dina Viglianisi, Nicola Zappalà
sono artisti da sempre impegnati a sviluppare un proprio personalissimo
stile.
Visioni oniriche si intrecciano con nature morte, racconti surreali
con “diari” materici. L’incisione si alterna alla
pittura, l’acquerello cede il passo al collage. Le superfici
vengono graffiate, “modellate”, coperte da densi film
pittorici. Punto di incontro comune a tutti gli artisti è,
oltre il fatto di lavorare in uno stesso territorio e di avere in
comune nel proprio bagaglio culturale l’utilizzo di determinate
tecniche artistiche, il rapporto tra uomo, natura, comunicazione e
mito. Quello che rende interessante la mostra è come ognuno
di essi affronti, in maniera completamente differente, questi temi.
Punto di scollamento è il proprio sentire artistico e il proprio
personalissimo bagaglio culturale che, pur muovendo dallo stesso seme,
inevitabilmente cresce e si ramifica in maniera differente. (…).
La mostra è inserita all'interno del circuito AMACI
(Associazione Musei d'Arte Contemporanea Italiani) giornate del
contemporaneo.