GALLERIA D'ARTE STUDIO 71  
       
Galleria Studio 71
Dal 4 al 22 novembre 2000

 

Dal 4 al 22 novembre sarà possibile visitare, presso la Galleria d’arte Studio 71 di Palermo Via Vincenzo Fuxa n. 9, la mostra personale di:

FRANCO RUSSO

dal titolo

FORME DINAMICHE DEL PENSIERO


La mostra resterà aperta con il seguente orario: dalle 17.00 alle 20.00 tutti i giorni. Catalogo in galleria con testi di Claudio Alessandri, Aldo Gerbino, Marcello Palminteri, Vinny Scorsone

FRANCO RUSSO
Forme dinamiche del pensiero

Nel vasto ambito della percezione visiva, le opere di Franco Russo sfruttano un continuo e inevitabile rimando agli spartiti musicali: ritmi, armonie; ci si lascia trasportare da questo fiume in piena composto da note che si rincorrono su pentagrammi invisibili ( ma non inesistenti ), generando orchestrazioni espressioniste. Il jazz e la musica romantica danzano insieme: grand jeté, pas de deux, piroette.
Prendono forma i boogie woogie di Mondrian, ci si lascia trasportare dal ritmo ora sincopato ora fluente di Gershwin, dalla carica di Wagner e l’esaltazione di Strawinsky. E ancora le mani che “volano” sui tasti di un pianoforte e il suono appuntito di una tromba si liquefanno sotto gli archetti dei violini. I quadri di Franco Russo sono emozioni musicali, perfette creazioni ritmiche dove tutto è accuratamente soppesato; non colore esploso, ma esplosivo, frenato da forme tracciate su superfici monotonali.
In un universo abiologico, “fredde” geometrie giocano tra loro.
Nello sue opere l’optical art e l’astrattismo si fondono e prendono vita.
Campiture piatte di colore si intersecano su tessiture luminose di superfici, in cui il “sole” è la potenza espressiva del colore stesso nel suo contrasto-accordo con tutto ciò che lo circonda.
Certamente nei dipinti di Russo i contatti con artisti e correnti del passato sono innegabili.
La sua carriera artistica, che è passata attraverso la figurazione e poi l’informale, è naturalmente approdata all’astrattismo: prima alle varianti su Mondrian, poi le geometrie e i tagli visivi di Stella in seguito le composizioni pittorico-musicali dell’ultimo Picabia astratto, giungendo ora alla creazione di figure-simbolo (anch’esse geometriche), individui singoli aggregati in quella città che è il quadro: ciò che prima si “fondeva” ora è entità singola, ciò che prima era colore ora è ancora di più forma.
In questo suo continuo crescere artistico Russo ha sempre portato nelle sue opere un qualcosa in più, una traccia indelebile della sua presenza in questo mondo.
Il rapporto tra forma e colore, negli anni, nella pittura di Russo ha visto un continuo alternarsi di preponderanza dell’uno sull’altro, ma mantenendo una stessa idea di fondo: ogni cosa (forma o colore) di per sé è mondo unico; Armonia è il luogo in cui nessuno perde il proprio carattere il luogo in cui ci si incontra e mai ci si fonde in tutto e per tutto e dove ogni singolo elemento deve essere forte affinché, al momento della congiunzione tutto il quadro risulti bilanciato: una collaborazione per un unico fine:
Se in un primo momento le composizioni di questo artista si “appoggiavano” al “divertimento” delle variazioni ottiche e al continuo interscambio di pieni e vuoti, da alcuni anni egli è passato ad un altro tipo di figurazione astratta. Non più, quindi, solo “gioco” e modulazione ottica ma pittura più concreta e cosciente di sé.
In questa partitura di emozioni forti e divertite, le opere di Franco Russo racchiudono in sé la magia della scomposizione prospettica. Infatti, pur avvalendosi della geometria piana pura, i quadri di questo artista risultano avere una intensa profondità scandita da direttrici di forza e punti di fuga cromatici: una sorta di prospettiva tonale che si compone seguendo il sottile (ma mai fragile) filo di un brano musicale.

Vinny Scorsone

Palermo, Settembre 2000