GALLERIA D'ARTE STUDIO 71
Fondazione La Verde La Malfa
     
Via Pietro Nicolosi n. 29 San Giovanni La Punta (Trappeto) CT
 
   
 
TURI SOTTILE
 


Turi Sottile e i poeti

 

Dal 12 al 30 settembre 2009

Galleria Amaracrista
Fondazione La Verde - La Malfa
dal 20 febbraio al 13 marzo 2010

Turi Sottile e...

Galleria Studio 71

Sabato 12 settembre 2009 alle ore 18.00 presso la Galleria Amaracrista all’interno del Parco dell’Arte della Fondazione La Verde La Malfa verrà inaugurata la mostra personale di Turi Sottile dal titolo:

TURI SOTTILE E I POETI

Nata da un’idea dello stesso artista e di Teresa Ciammaruconi le 22 opere su carta di Turi Sottile sono state oggetto degli interventi di altrettanti poeti che, entrando in simbiosi con Sottile hanno espresso graficamente la propria emozione, il proprio linguaggio, il proprio modo di essere artista della parola. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 con i seguenti orari dalle 16.30 alle 19.30 tutti i giorni tranne i festini. Ingresso e catalogo gratuiti. Presentazione di Elena La verde, presidente della Fondazione che ospita la mostra e di Teresa Ciammaruconi e Vinny Scorsone.

 

Sarà inaugurata sabato 20 febbraio 2010 alle ore 18.00 presso la Galleria d’Arte Studio 71 di Via V.zo Fuxa n. 9 Palermo la mostra personale di Turi sottile dal titolo:

TURI SOTTILE e i POETI

“quando le parole danzano sulla pittura”

(…) “Tutto accade intorno a me ma io inseguo parole e non mi accorgo di nulla e nulla mi interessa” (…) Questa frase della curatrice che accompagna la prefazione al testo in catalogo è significativa dei tempi che attraversiamo. Affidiamo giorno dopo giorno alle parole più che a fatti concreti i nostri atti i nostri propositi e soprattutto il nostro futuro. La parola che ci è servita per comunicare oggi rischia di farci implodere. Certamente l’artista nel fare la scelta contaminativa offrendo ai poeti i suoi lavori affinché potessero innestarvi: parole, frasi, versi e il qualche caso, elementi decorativi, frammenti di componenti pittorici perchè la poesia divenisse immediata evitando l’intercessione della conoscenza della parola, sapeva del rischio che avrebbe corso, poeti e scrittori avrebbero in qualche caso intervenendo con la parola fatto si che il visitatore captasse la parola per entrare nel merito dell’opera. Quindi la parola come mezzo per arrivare alla pittura ma anche la pittura per arrivare alla parola.

La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Maria Teresa Ciammaruconi e Vinny Scorsone ed è visitabile fino al 13 marzo 2010 orari dalle 17.00 alle 20.00 festivi esclusi.

Quando le parole danzano sulla pittura
di Vinny Scorsone

Scelgo ogni singola parola. La peso, ne sento l’odore.
Il foglio mi subisce. Subisce i miei moti, le mie ansie.
Graffio il foglio o vi danzo lieve, ma sempre di fretta. Ho paura di perdere la chiave, la scintilla che tutto brucia.
A volte mi soffermo e ascolto il vuoto.
Il tempo scorre ma io sono sospesa in una bolla d’aria. Tutto accade intorno a me ma io inseguo parole e non mi accorgo di nulla e nulla mi interessa.
Ho fretta, ho fretta.
Il gesto è bloccato.
La mente è bloccata.
Ho smesso di ascoltare e ora tutto fugge.
Le parole scappano, si mischiano e ora tutto è confusione.

“Le parole sono importanti” diceva Nanni Moretti nel suo film “Palombella rossa” del 1989 e ben diceva.
Ogni lemma è differente da un altro e lo sono anche i sinonimi tra di loro. Per i poeti i sinonimi non esistono. Le parole hanno colori differenti, sono esse stesse differenti per storia, natura, struttura. Le parole sono note in una partitura, sono colori in un quadro, sono elementi architettonici in una costruzione. Pilastro e colonna sono solo apparentemente sinonimi, anche se assolvono alla stessa funzione, difatti, sono differenti al tatto, alla vista, nella materia.
Le parole sono lo specchio del tempo in cui viviamo, il nostro modo di rapportarci con la società e le persone. Le parole sono ciò che siamo.
Allo stesso modo per un pittore ogni tono, ogni timbro è diverso dall’altro anche se appartiene allo stesso colore. Un blu oltremare non è un blu di Prussia.
Questa mostra, ideata da Maria Teresa Ciammaruconi e Turi Sottile, è l’incontro tra due mondi quello della poesia e quello della pittura.
Nelle opere in mostra, il poeta è divenuto pittore e il pittore poeta.
Parole si sono innestate in scie di colore, in campi bianchi; si sono fatte vele, scultura, hanno lacerato la notte del foglio e hanno giocato con esso.
Turi Sottile ha creato delle opere aperte ad ogni intervento esterno. Il gesto si è ripetuto sul foglio e ha dato vita a composizioni intense in cui tutto si sovrappone e si integra.
La pittura è viva ed universale. Essa suscita emozioni, coinvolge i nostri sensi e stordisce i nostri pensieri. Più difficile e meno immediata è la poesia che necessita la conoscenza della lingua e più tempo da dedicarle.
Le opere di Turi Sottile agiscono come reti che catturano l’attenzione del distratto visitatore costringendolo a soffermarsi su una frase, anche solo su una parola.
Nelle opere esposte, più mani hanno tracciato i segni, hanno tessuto la trama annodando con nodi ora gentili ora aspri i vari elementi.
Parole e colori hanno danzato insieme, si sono scontrate ed incontrate con evanescenze e densi colpi di spatola e pennello. I colori si sono accostati costruendo solide strutture cromatiche e il pensiero ha tracciato la sua strada facendosi largo nelle profondità dell’anima.
Un po’ poesia visiva, un po’ pittura solcata timorosamente dalle parole.
Gli autori hanno affrontato la sfida e si sono accostati alla pittura di Turi Sottile ora, i poeti, in maniera riverente, cercando di non contaminare e di non farsi contaminare dalla pittura, girandole attorno, occupando lo spazio strettamente necessario, ora, i poeti-artisti, cercando lo scontro con la materia pittorica, impadronendosene, rendendola parte inscindibile dalla produzione poetica.
Qualcuno ha giocato con le stesure, qualcun’altro si è fatto pittore in un continuo gioco delle parti in cui realtà e finzione, poesia e pittura si sono fuse in un amplesso visivo.
Il colore ha saettato sul foglio, si è acceso di sogni, si è fatto ragnatela nella quale intrappolare i pensieri. L’acqua ha dilavato segni e gesti e la materia pittorica è stata fecondata dall’Io.

Isola delle femmine, 21 aprile 2009 Vinny Scorsone


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