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Da sabato 16
giugno al 7 luglio 2012, presso la galleria Studio 71 a Palermo, sarà
possibile visitare la mosta personale di Togo dal titolo:
MEDITERRANEI
a cura di Vinny Scorsone
Catalogo in galleria
La mostra è visitabile tutti i giorni escluso
i festiuvi dalle 17.00 alle 20.00
Siamo in mezzo a terre sconosciute, circondati da luoghi cari o stranieri;
noi mari isolati, mari sconfitti, mari ora infuocati ora sereni, mari
di inquietudini.
Le nostre barche sono state lasciate andare alla deriva, ma le nostre
vele hanno preso la via di casa e sono sparite all’orizzonte.
Per noi ogni scoglio, che emerge dal mare, è casa.
Osserviamo silenziosi i giorni lasciare spazio a tramonti accesi ed
infuocati.
Il sole ci brucia, ci rende parte naturale di antichi segreti e la calura
estiva s’impossessa dei nostri umori.
Osserviamo e dalla nostra finestra il tempo passa, scorre ora veloce
ora lento e cambia i colori del mondo.
Muore il giorno. Il sole regala al mare i suoi ultimi riflessi, ne accoglie
le confidenze e lo consola.
Il sole di Togo, allo stesso modo, impregna le tele, le “scava”
con un movimento rotatorio, che si propaga in tutto il dipinto, poco
prima di sparire in un appassionato tramonto.
La natura riscopre violenze e amori che pensava sopiti. Le palme s’innestano
fiere nel cielo mentre antiche civiltà fanno capolino all’orizzonte.
È il Mediterraneo dei fenici, dei greci, degli arabi, dei romani
quello riprodotto da Togo. Rotte di commerci lontani nel tempo e nello
spazio continuano a solcare il mare delle sue tele. Le terre lontane
si avvicinano, ma le rotte hanno cambiato commercio: ora ben altro si
svolge attraverso esse, utilizzando gommoni stracarichi di corpi umani
(la storia si ripete, ma con altri intenti).
La visione del Mediterraneo di Togo, quindi, diventa sempre più
ampia e complessa.
I quadri scelti per questa mostra, pur rappresentando il Mediterraneo
geografico, sono anche paesaggi interiori che hanno nell’anima
la propria sede.
La valenza espressiva della tavolozza di Togo ci riporta indietro nel
tempo quando Karl Schmidt-Rottluff dipingeva i suoi paesaggi. La natura
rappresentata parlava per lui e lui si lasciava sedurre e accendere
dalle sue forme e dai suoi colori profondendo in essi parte di sé,
delle proprie idee e dello spirito del tempo.
Allo stesso modo Togo intraprende, nella realizzazione delle sue “marine”,
un percorso fatto di gioia, di rabbia, di memoria, di desideri e di
profonda riflessione sui tempi in cui viviamo.
Nella sua ultima produzione un nuovo elemento si è infiltrato
in maniera sottile: è il sentimento della nostalgia. Nuove solitudini
si affacciano sulle tele.
La natura sempre benigna (a parte sporadici momenti), si scontra con
le aspettative umane, con le disillusioni. Oltre l’orizzonte,
altre terre chiudono questo nostro mare in più punti generando,
in questo modo, una serie di “stagni” simbolici.
In questa mostra non esiste un unico mar Mediterraneo bensì molti.
Il mare non è solo un elemento fisico e geografico. Esso rispecchia
alcuni aspetti importanti del nostro essere, ne rivela i sogni, le ansie,
i moti interiori.
Mediterraneus: “in mezzo alle terre”, ed è proprio
in mezzo alle terre che siamo noi soprattutto in quest’ultimo
periodo. Terre costituite da problematiche sociali e crisi economiche.
Su questa terra non esiste più un unico Mediterraneo; esso è
diventato ormai simbolo di una situazione quasi insostenibile; ogni
individuo è un piccolo mare, ogni mare è circondato da
medesimi problemi, a qualsiasi latitudine si trovi.
L’estate toghiana ora è quasi del tutto silenziosa. Ogni
tanto si scorgono alcuni relitti abbandonati affioranti da mari in tempesta.
Il silenzio è surreale. Il colore si illumina di nuovi significati.
Non è più solo l’amore per lo studio della natura,
ora tutto è eviscerato, compreso e superato.
Il mare si fonde con ciò che incontra al suo passaggio portando
nuove storie e nuovi messaggi.
Vinny Scorsone
Isola delle femmine, 23 maggio 2012
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