“10.1 Una serata in …”
La mostra prende spunto da una serata trascorsa in
un ristorante di Marineo nel quale un gruppo di artisti si erano dati
appuntamento per scambiarsi gli auguri di Natale, cenando e scherzando
in modo molto goliardico, come accade sempre meno frequentemente,
purtroppo.
La scelta fu presa e si decise di realizzare una mostra itinerante
facendo si che, se non è più l’appassionato d’arte
ad andare per mostre, sarebbero stati gli artisti ad avvicinare le
opere al pubblico, spesso disattento. L’arte è come una
creatura, bisogna averne cura, sempre, accompagnandola affinché
cresca bene nello spazio della mente a Lei riservato e molto frequentemente
inutilizzato.
Scrive Vinny Scorsone nel suo testo in catalogo: “(…)
La pensilina di un portone mi diede un temporaneo riparo. La pioggia
continuava a cadere copiosa. Mi guardai intorno. La pulsantiera del
citofono era illuminata. Era ancora una di quelle pulsantiere “umane”,
con scritti in evidenza i nomi degli occupanti gli appartamenti. Tanto
per occupare il tempo, cominciai a leggerli: Antonella Affronti, Alessandro
Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Giuseppe
Gargano, Gabriella Lupinacci, Sara Mineo, Cinzia Romano La Duca, Manuela
Seicaru e Franco Nocera. (…) La pioggia finalmente concesse
una tregua ed io uscii dal mio riparo occasionale. Mi voltai verso
il palazzo e lo guardai. Guardai le sue finestre; alcune erano illuminate,
altre invece buie e mute. … Abbandonai quegli amici involontari
fatti solo di lettere. La città mi fagocitò nuovamente
con i suoi edifici …”
Mi sovvenne un pensiero su quei nomi della pulsantiera, ma erano tutti
quelli di Marineo, quelli che hanno interpretato le opere nelle quali
è presente un aspetto di "una serata trascorsa in …."
dipingendo magari anche qualche “stranezza”. Sì,
erano lì per la mostra.
