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FRANCESCO CARBONE


Francesco Carbone fu un intellettuale ed artista italiano.
Nacque a Cirene in Libia nel 1923
In gioventù, soggiornò in Argentina dove fù redattore sul "Correo de los italianos" occupandosi dell'emigrazione italiana in Sudamerica. Da Buenos Aires collaborò, con inchieste ed articoli, con il giornale "L' ora" ed altre testate siciliane. In quel periodo scrisse anche dei racconti.
Al ritorno in Sicilia iniziò ad occuparsi di arte e letteratura in " La Fiera Letteraria".
Con Filippo Panseca fondò il Gruppo Temposud, creando un luogo di riferimento in cui assorbire le novita' che arrivarono da lontano e che Carbone fu spesso in grado di anticipare.
In seguito, con Bartolomeo Manno, fondò il Centro di Ricerche Estetiche "Nuova Presenza" e la rivista "Presenzasud" che diedero un impulso fondamentale alla conoscenza e al dibattito in Sicilia sulle avanguardie artistiche degli anni ' 60 e ' 70.
Nel 1977 fondò la Biblioteca comunale interzonale di Godrano, a cui seguì il Centro di ricerca interculturale "Busambra".
Fondò e diresse il Centro studi, ricerca e documentazione "Godranopoli", che comprende un museo etnoantropologico, una pinacoteca d'arte moderna e contemporanea, una biblioteca di storia e cultura siciliana. Oggi purtroppo Godranopoli versa in uno stato di totale abbandono.
Con le sezioni sperimentali Movimento Comunita' di base "Busambra" e l' omonimo periodico, svolse una intesa attivita' socio-culturale nel territorio.
Si occupò anche di ordinare: il Museo antropologico di Alia, il Museo dei vini Corvo a Casteldaccia, il Museo di S. Giuseppe Jato.
Dal 1985 al 1990 insegnò all' Accademia di BB. AA. di Palermo in qualità di docente di Correnti Artistiche Contemporanee. Ha diretto l'Accademia di Belle Arti Picasso di Palermo dal 1995 al 1996.
Nella sua intensa attività di studioso ed operatore estetico ha partecipato a convegni, svolto animazione teatrale ed attivazione socio-culturale nel territorio di Godrano sia a livello critico che operativo. Ha fatto parte di giurie. Come critico d'arte ha partecipato, su invito, a tutti i convegni internazionali degli artisti, critici e studiosi d'arte di Verucchio. Ha contribuito con scritti, conferenze, seminari, dibattiti ed organizzazione di mostre alla divulgazione delle esperienze più avanzate delle arti figurative in Sicilia.
Per il teatro, collaborò, come teorico e critico, con Beno Mazzone per le produzioni del Teatro Libero e ad Incontroazione Teatrofestival negli anni ' 70, nonchè ad incontri, seminari e convegni di studio.
Francesco Carbone fu anche pittore e tenne la sua prima personale nel 1963 nella galleria - Il chiodo di Palermo per poi esporre anche in altre città italiane e all'estero. Da queste esperienze nascono: il Gruppo 63, Il Chiodo e Antigruppo, proclive al linguaggio delle nuove neoavanguardie (Earth Art, Land Art, Minimal Art, Pop Art, Arte povera, ecc.) e che hanno reso possibile il percorso dall’informale a nuove e più ‘’trasgressive’’ visioni artistiche.
Il linguaggio dell’arte contemporanea siciliana diventa sempre più inscindibile con Francesco Carbone, artista ecclettico, che, nel percorso della sua attività culturale, alternò la sua genialità artistica, di pittore contemporaneo (anticipatore di tutte le

tendenze artistiche), raffrontandosi parallelamente nello scenario nazionale ed europeo e diventando riferimento di tantissimi artisti siciliani e tanti giovani che collaborarono con lui.

Si è spento a Palermo il 23 dicembre del 1999