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Non c’è cosa peggiore che rimanere inoperosi. Con questa
stanca affermazione si apre “La Palestra”, una delle stravaganti
Detective Stories di Ignazio Apolloni, serie inanellata di avventure,
il cui protagonista é Jeffrey, romanzesco e intraprendente
investigatore, il cui stile rammenta uno psicanalista dell’azione,
un arti-linguista vicino a Topolino e all’ispettore Clouseau,
del quale riprende tentennamenti e cadute per poi ricomporre la scena
reale con geniale teatralità e l’esotismo di digressioni
che vagano in un non luogo riportato alla circostanza attuale.
Quanto nella cinematografia muta d’eccellenza soggiogava lo
spettatore con un linguaggio mimico, suscitando ilarità per
la forte propensione a rendere duttile una configurazione che altrimenti
si sarebbe appiattita, si riscontra nelle storie narrate da Apolloni,
scrittore animato da indiscutibile vena creativa, qui presente più
nei panni del regista e direttore alla fotografia di un detective
dall’intonazione gentile, dietro la scelleratezza edulcorata
dalle piccole manie di protagonismo derivanti da una chiara fama internazionale..."
Carmen
De Stasio