Scrittore
provocatorio e complesso, sottile e aristocratico, ma al tempo stesso
divertente e accattivante, IGNAZIO APOLLONI potrebbe appartenere benissimo
– insieme a Donald Barthelme, Purdy, John Barth, Pynchon e Brautigan
– ai più significativi rappresentanti della cosiddetta
“post-modern-fiction”.(…)Ciò che sembra emergere
non soltanto dalla produzione favolistica di Apolloni, ma dalla sua
struttura poetico-narrativa complessiva, è un amore vissuto
e costante per tutto ciò che, in modo intelligentemente ironico,
grottesco, satirico, paradossale, sottolinea la mancanza definitiva
di valori positivi dell’esistenza.