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Dalla parte del mare

Piero Manni Editori - Collana Pretesti, San Cesario di Lecce(LE), 2001
pp. 224
Il libro contiene una prefazione di Marcello Benfante.

 

RECENSIONI E INTERVENTI

Rosanna Campisi

Christian Chiaruzzi

Salvatore Ferlita

Paola Nacita

 

BREVI

Giornale di Sicilia

 
 

 


Da questi nuovi, esuberanti racconti di Ignazio Apolloni emerge, forse più che altrove, soprattutto una gioia di scrivere: una leggerezza e una felicità che ricordano i giochi dell’infanzia.
Ma insieme vi si trova il gusto provocatorio delle agudezas e del rovesciamento dialettico, quella passione antica così tipicamente siciliana (già notata da Cicerone) per le sottigliezze e i sofismi, ma condotta fino alla soglia del paradosso e convertita in sragionamento.
È un funambolo, Apolloni, un istrione e un saltimbanco che usa con disinvolta destrezza le parole per irridere e schernire la seriosità degli scritti ponderosi e pesanti.
La pirotecnica festosa che fa esplodere i suoi testi è solo apparentemente naïf: lo stile ludico di Apolloni cerca, infatti, argutamente di incrociare marinismo e marinettismo, di fondere il Palazzeschi futurista dei versi onomatopeici e quello fiabesco e stralunato di Perelà.
Ma il suo è un post-barocco scremato e asciugato; al tempo stesso logorroico e laconico, ossimoricamente essenziale ed eccessivo, incanalato in un periodare secco e breve, moderno e scattante, perfino in qualche modo perentorio nel piglio sbrigativo con cui liquida le remore passatiste, i retaggi di una tradizione ingombrante.

 
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