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Ignazio Apolloni v

Favole per adulti

Edizioni Intergruppo, Palermo, 1981
pp. 148
Il libro contiene una presentazione di Roberto Roversi e uno scritto di Enrico Calamai
.
Le illustrazioni sono di Pietro Cerami

   

RECENSIONI E INTERVENTI

Francesco Carbone

 
 

Queste favole dagli argomenti più svariati fanno continuo riferimento ai protagonisti dell'infanzia cittadina, gli animali parlanti di Esopo, le Alici e i Pinocchi in edizioni illustrate, il Medioevo e le Mille e una notte filtrati dai fumetti o dalle parodie cinematografiche o dalla tv per ragazzi.
Si tratta però di semplici pre-testi per un divagare che, abbordando tangenzialmente concetti etici e politici, mira, si direbbe, principalmente a se stesso, al piacere della trovata inattesa, del rimbalzare tra le sollecitazioni del significato e del significante, dell'accoppiamento smitizzante nelle facili assonanze, con un sapore da teatro dei Pupi e un ritmo accelerato alla Ridolini.
Il carattere più genuinamente fiabesco di questi scritti è riscontrabile proprio in questo caleidoscopico ruotare di fuochi d'artificio linguistici, che continuamente infrangono e ricompongono l'unità narrativa, con ondate che si accavallano e si elidono, con sonorità rincorrentisi l'un l'altra, sbandanti all'interno di un massiccio periodare: come, appunto, i pensieri di un bambino che per paura della solitudine si racconta le favole e si riempie la testa di parole nella speranza di non lasciare un solo angolo buio. /
E nella libertà della favola riconquistata .e dissacrata, crudeli mostruosità si mescolano a ridicole buone azioni, patetiche aspirazioni di grandezza si ricompongono in catastrofi politico-ecologiche e gli stessi protagonisti si scheggiano e frantumano nell'inestinguibile dimenarsi di battute e sberleffi.


 
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