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...Le sue doti affabulatorie prediligono gli itinerari a spirale che,
tassello dopo tassello, icona dopo icona, fanno esplodere fantasmagorici
giochi d'artificio di parole e immagini, molle inventive affascinanti
che mettono in gioco logica, sapere, fantasia con un brillio di memoria
il quale, attraverso un dettato logico illumina segmenti di conoscenza
sepolti nell'oscurità sonnolenta della coscienza generando
ne il flusso. Nato con e nella neo-avanguardia, Apolloni non ne ha
mai prediletto i giochi tipografici optando per altre strade figurali,
quelle degli sketch fatti di immagini e di pensieri alla maniera dei
fumetti, quelle delle sue singlossie, che in fondo altro non erano
se non brevi, anzi brevissimi racconti, frammenti di narrazione, che
si sono poi lentamente ampliati fino a codificarsi e trascorrere in
una struttura più complessa e connotata da tutte le norme del
testo narrativo, come ha dimostrato soprattuto nel romanzo Gilberte."