Il
Marocco, la Francia e l’Occidente sono lo sfondo dove si muovono
i protagonisti di Marrakech, il nuovo romanzo di Ignazio Apolloni.
La giovane berbera Farah Said è la protagonista di un lungo
viaggio dal Marocco verso l’Europa durante gli anni ’60.
Notata da un regista francese per la sua bellezza, Farah abbandona
la sua terra di origine per approdare a Parigi. Inizia così
una vertiginosa scalata al successo come star del cinema. Il lungo
cammino tra il Marocco e l’Occidente è un susseguirsi
di suggestioni, incontri e scoperte. La cultura araba e quella berbera,
due civiltà che storicamente incontrandosi sono sempre entrate
in conflitto, non vengono messe a confronto ma «scorrono l’una
accanto all’altra senza giudizi o pregiudizi», sostiene
l’autore. Il confronto avviene, invece, tra l’Oriente
e l’Occidente: il primo, con il suo deserto, lo scorrere lento
del tempo, il rito del the e i panni lavati nel fiume; il secondo,
quello della metropoli francese, frenetico, moderno, rappresentato
attraverso vernissage, mostre, boutique e salotti. Il libro di Apolloni
è attuale: assieme alla vicenda umana della giovane berbera
si snoda un percorso di lettura parallelo centrato sui temi politici,
culturali a sociali. Il romanzo offre spunti di riflessione, tra cui
il tema dell’integrazione, la fratellanza e il rispetto reciproco
fra culture.
(Cult)