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È
nato a Palermo dove è ritornato dopo una lunga permanenza a Torino,
Roma, New York, Los Angeles. Poeta narratore, scrittore di favole e
fiabe, Ignazio Apolloni è uno dei più raffinati operatori
singlottici.
Direttore di riviste, organizzatore culturale, esperto di linguaggi
multimediali, spazia dal racconto al mito, dall'arte alla storia, dal
moderno al postmoderno.
Dotato di un sottile umorismo, sembra irridere alle bassezze del vulgus,
mentre invece ne fa un continuo motivo di riflessione, alla moda di
Jonesco o di Beckett.
Memore di Berkeley, e sulla scia del ’68, ha fondato assieme ad
alcuni altri arrabbiati il movimento politico-letterario denominato
Antigruppo.
Esauritasi questa fase ha dato vita, unitamente a Rossana Apicella,
ad una feroce contestazione della poesia visiva in nome del lettering
e della singlossia producendo opere di tale genere come: Lavoro poetico
su una locuzione avverbiale, Sketch poesie, Poesie impossibili, Tra
il dire e il mare c’è di mezzo la poesia, raggruppate poi
nel volume Singlossie edito nel 1997.
Dall’Avanguardia alla sperimentazione, questo il percorso ideativo
di Ignazio Apolloni.
Lettore di messaggi subliminali e lui stesso produttore di simili strumenti
di persuasione occulta, gioca con le parole e il linguaggio poetico
come un bimbo cui sia stato messo in mano il pongo. Inventore della
Singlossia, oppositore del non-sense pretende di dare un senso all’io.
Usa la grafia, il lettering e il disegno in quanto crede più
nel bianco e nero che nel colore. Ama infatti il tutto tondo, i primi
esperimenti cinematografici, i disegnatori fiamminghi del Seicento,
dei quali però rifiuta sia l’apocalisse sia il trionfo
della morte.
Sul piano squisitamente narrativo ha pubblicato Niusia
(1976); Favole per adulti (1981 - prefate
da Roberto Roversi); Roma 1956 (1988); Capellino,
(1991 - prefazione di Stefano Lanuzza); Gilberte
(1995); Racconti patafisici e pantagruelici
(2000); Dalla parte del mare (2001 - prefazione
di Marcello Benfante); New York allucinogeni
e merletti (2003 - prefazione di Salvatore Ferlita); Il
golfino celeste a maglie larghe (2005 - prefazione di Anna Maria
Ruta); L’amour ne passe pas (2005 - prefazione
di Marcella Croce); Marrakech (2006); Favolette
(2007 - prefazione di Michele Rak); Lettres d’amour
à moi même (2007 - prefazione di Antonio Di Grado);
L’America vista dalla stratosfera
(2007), Lady Macbeth (2008);
Favole e bubbole (2009); Il coniglietto
di Luna (2010); Siberia (2010); Voyage
autour de la femme (2010); Storia dell'uovo d'oro (2011);Pensieri
minimi e massimi sistemi (2012);
Racconti cinematici e cinematografici
(2013); DNA (2013); Da Parigi
all'Isola d'Elba (2014); Racconti Surreali
(2014); Detective stories (2014).
La sua vivacità lo ha portato a spaziare in altri ambiti e ad
essere presente anche nel campo dei libri di artista.
La
notte tra il 26 e il 27 febbraio 2015 si è spento a causa di
una malattia.
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